Mutui a tasso variabile, potenziale calo dei tassi
Mutui a tasso variabile, potenziale calo dei tassi. Scopri gli effetti benefici sui mutui e i risparmi attesi con il potenziale calo dei tassi di interesse.
L’attesa è finita: la Banca centrale europea potrebbe finalmente tagliare i tassi di interesse
dopo circa due anni, aprendo le porte a importanti vantaggi per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile. Secondo il capo-economista della BCE, Philip Lane, i dati attuali indicano la possibilità di rimuovere il livello massimo di restrizione, con un effetto che si prospetta come un vero e proprio tsunami positivo per il settore dei mutui.
Il 6 giugno potrebbe essere una data cruciale,
con l’istituto di Francoforte che potrebbe effettuare una sforbiciata di 25 o addirittura 50 punti base sui tassi di interesse. Ma quali sarebbero gli effetti concreti su chi ha in corso un mutuo a tasso variabile?
I due scenari principali prevedono un taglio dei tassi di 25 punti base o addirittura dello 0,50%. Nel primo caso, considerando una durata del finanziamento di 20 anni, i risparmi attesi oscillano tra i 13,50 e i 27 euro al mese per mutui con importi compresi tra i 100.000 e i 200.000 euro. Se invece si opta per una durata più lunga, come ad esempio 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% si tradurrebbe in un risparmio sulla rata mensile che varia tra i 14,50 e i 29 euro, pari a un risparmio annuale compreso tra 174 e 348 euro.
Tuttavia, i vantaggi diventano ancor più significativi nel caso di un taglio dei tassi dello 0,5%.
In questo scenario, su una durata di 20 anni, i risparmi si collocano tra i 26,90 e i 54 euro al mese, garantendo un vantaggio per il mutuatario compreso tra i 322,8 e i 648 euro a seconda dell’importo del mutuo. E se si allunga la durata a 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,50% si traduce in una rata più leggera di 29,50 euro al mese per un finanziamento di 100.000 euro, arrivando a un risparmio di 59 euro al mese per un finanziamento da 200.000 euro. Considerando queste due ipotesi, il vantaggio per il mutuatario oscillerebbe quindi tra 354 e 708 euro a fine anno.
È evidente che il possibile taglio dei tassi di interesse potrebbe rappresentare un’opportunità da non perdere per chi è alla ricerca di un mutuo conveniente. Resta solo da attendere il 6 giugno per scoprire se si realizzeranno le aspettative e quali saranno i benefici concreti per i futuri mutuatari.
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Articolo pubblicato dall’imprenditore e Operatore Finanziario Raffaele Tafuro, Presidente Nazionale Assopam (Associazione Professionisti, Agenti e Mediatori Creditizi), delegato nazionale Enasarco, Amministratore Unico Credismart A.A.F. srl mandataria Deutsche Bank Easy spa.
Esperto del settore del credito e della mediazione finanziaria. Docente per l’aggiornamento professionale OAM e IVASS, noto per le sue lotte per la riforma del credito e le sue critiche alle normative italiane ed europee nel contesto del mortgage credit.
Rappresentante d’interesse Assopam, alla Camera dei Deputati e all’Unione Europea per la tutela e la difesa di aziende e consumatori. Ha pubblicato migliaia di articoli e collabora con le migliori testate giornalistiche.
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