SI ARRIVA IN ALTO, SOLO SUPERANDO SE STESSI!
Non si arriva in alto superando gli altri…si arriva in alto superando se stessi!
Abbiamo ricevuto a caldo le parole del neo vincitore del titolo italiano di “Ciclocross“: “Dire che sono contento sarebbe scontato, dire che l’ho cercata anche, dico invece che solo con il duro lavoro e tanti sacrifici si raggiungono grandi traguardi”!
Queste dunque le prime frasi pronunciate dal neo campione Italiano Antonio Macculi, a seguito di una gara governata sin dall’inizio con sudore, sacrificio e tanta dedizione puntando dunque a quel traguardo che ogni sportivo vorrebbe raggiungere.
Ci racconta Macculi che la gara è stata perfetta in ogni singolo dettaglio, dalla prima curva fino al rettilineo finale, una corsa ben gestita da lui insieme al suo team, in maniera ineccepibile. “Fin dal primo giro ho cercato di fare la mia gara, di guidare come ho sempre fatto e di spingere dove potevo, perché dovevo fare solo una cosa, divertirmi! Questa volta nessuna foratura, nessuna caduta e nessun problema di alcun tipo a interferire tra me, la mia bici ed il traguardo. Un percorso spettacolare, con tratti guidati, tratti da spingere e tratti da correre bici in spalla. È stata subito una partenza a fionda, dopo il rettilineo d’asfalto, via giù dentro il fango, a spingere come non mai…la metà del primo giro è stato un po’ mosso, qualche spallata, qualche insidia dovuta al fango, abbiamo lasciato spazio allo spettacolo, davanti eravamo in quattro: Alessandro Sereni, il sottoscritto, Thomas Felice e Moreno Pellizzon. Passata la metà del giro, ho preso il comando della corsa ed ho iniziato a scandire il mio ritmo, spingendo e guidando come ho sempre fatto! Sin dalle fasi di riscaldamento avevo notato che la gamba rispondeva bene e allora ho iniziato a《Menare》curva dopo curva, metro dopo metro, vedevo che il margine cresceva sempre di più e non mi sono mai deconcetrato, ho corso per oltre 60 minuti più concentrato che mai, soprattutto badando bene non commettere errori, perché solo un problema tecnico avrebbe potuto fermarmi.
A metà gara, sotto il consiglio speciale di Andrea Animali e di Francesco Cingolani ho sostituito la bici, proprio per non rischiare niente e per non lasciare nulla al caso, il margine lo permetteva e quindi, via dentro al box e cambio bici. L’ultimo giro è stata la passerella di una stagione perfetta ho rivisto in ogni curva, in ogni metro, tutti quelli che avevo percorso in questa stagione! Ieri, posso dirlo ad alta voce e non per essere esuberante, ma: mi sono veramente divertito, perché prima di tutto si corre per noi stessi e quando ti diverti nel soffrire per una cosa che ami non desideri nient’altro! Durante la corsa, ho notato la gioia negli occhi di tutti coloro che erano lì lungo il percorso, vedevo Francesco, Amos, Alessio, Andrea e tutti gli altri ragazzi del team, mio padre, la mia ragazza e mia sorella, correre a destra e sinistra, solo per un 《Vai Anto》《Tranquillo, vai tranquillo》…ero un tutt’uno con la gara, ma non mi sfuggiva nulla di quello che mi circondava…a tutti loro posso dire solo grazie, anche se forse un solo grazie non basta!
Questo è un traguardo che ho tagliato io per primo, ma come si sà, senza le fondamenta una casa non starebbe mai in piedi, e un grazie va proprio a loro, le mie fondamenta…alla mia famiglia, alla mia ragazza, a tutto il mio team e ovviamente a tutta la Famiglia Cingolani, loro che mi hanno sostenuto fin dall’inizio, non facendomi mai mancare nulla senza che io chiedessi niente!”
Conclude Macculi: “Abbiamo assemblato questo puzzle insieme ed io l’ho completato con l’ultimo tassello mancante. Ora la testa va già alla prossima stagione, ed anche se è ancora lontano, l’obbiettivo è sempre quello di divertirsi e cercare ogni volta di fare quel qualcosa in più, perché il traguardo lo si raggiunge solamente con il duro lavoro ed i sacrifici! Grazie di cuore a tutti! Un abbraccio!”