Il Crowdfunding fa bene a tutti
Il Crowdfunding fa bene a tutti. Crowdfunding: Un’opportunità di finanziamento e di crescita per tutti.
Il crowdfunding rappresenta una forma innovativa di finanziamento
che permette di raccogliere somme di denaro da un buon numero di persone fisiche e giuridiche, tipicamente tramite piattaforme online.
In Italia, così come nel resto del mondo, il crowdfunding
è cresciuto in popolarità come strumento per finanziare una vasta gamma di progetti, dalle startup innovative ai progetti culturali e sociali. L’accesso al crowdfunding in Italia offre diverse opportunità.
Accesso a capitali: Per le startup e le PMI,
il crowdfunding può rappresentare una fonte di finanziamento alternativa alle vie tradizionali, come prestiti bancari o investimenti di capitale di rischio, spesso difficili da ottenere per le nuove imprese o quelle senza una solida storia di credito.
Validazione del mercato:
Lanciare una campagna di crowdfunding permette di testare l’interesse del mercato verso un prodotto o servizio prima di investire significativi capitali nella sua produzione e commercializzazione.
Un buon riscontro in termini di finanziamenti ricevuti
può essere un indicatore della domanda di mercato.
Marketing e visibilità: Una campagna di crowdfunding di successo può aumentare la visibilità di un progetto o un’impresa, attirando l’attenzione non solo di potenziali finanziatori ma anche dei media.
Questo può essere particolarmente utile per le startup alla ricerca di una maggiore esposizione.
Engagement della comunità:
Il crowdfunding consente agli imprenditori di costruire e coinvolgere una comunità di sostenitori che non solo finanziano il progetto ma possono anche diventare clienti fedeli e promotori del marchio o del prodotto.
Diversificazione delle fonti di finanziamento:
Utilizzando il crowdfunding, le imprese possono diversificare le loro fonti di finanziamento, riducendo la dipendenza da singoli investitori o istituti di credito.
Flessibilità e controllo: Rispetto ad altre forme di finanziamento, il crowdfunding spesso permette agli imprenditori di mantenere un maggior controllo sulla loro impresa, evitando di cedere quote significative del capitale a investitori esterni.
Nonostante queste opportunità,
è importante considerare anche le sfide associate al crowdfunding, come la necessità di una campagna di marketing efficace per attrarre finanziatori, il rischio di non raggiungere l’obiettivo di finanziamento stabilito, e le eventuali implicazioni legali e fiscali legate alla raccolta di fondi. In Italia, l’attività di crowdfunding è regolamentata dalla CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), che stabilisce le norme per la protezione degli investitori e la trasparenza delle operazioni.
Ricorrere all’equità (equity financing)
anziché al debito (debt financing) ha implicazioni significative sui bilanci aziendali, influenzando diversi aspetti finanziari e operativi dell’impresa. Vediamo un’analisi degli effetti bilancistici e delle considerazioni strategiche legate a queste due forme di finanziamento.
Effetti dell’Equity Financing
Incremento del capitale proprio:
L’emissione di nuove azioni aumenta il capitale sociale e le riserve di capitale proprio. Questo comporta un aumento delle risorse disponibili per l’impresa senza l’obbligo di restituire il capitale o pagare interessi.
Diluizione della proprietà:
L’emissione di nuove azioni comporta la diluizione della proprietà per gli azionisti esistenti. Sebbene ciò non incida direttamente sul bilancio, ha implicazioni importanti per il controllo aziendale e la distribuzione dei dividendi futuri.
Nessun obbligo di rimborso:
A differenza del debito, il capitale ottenuto tramite equity non deve essere rimborsato. Questo elimina gli oneri finanziari fissi e riduce il rischio di insolvenza, ma allo stesso tempo, comporta la cessione di una quota di proprietà dell’azienda.
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