Lo scaricabarile punisce chi lo fa
Si potrebbe dire che dopo l’allenatore della Nazionale di calcio la professione più gettonata da buona parte della popolazione sia fare lo scaricabarile.
Apparentemente proiettare le proprie responsabilità fuori di sé crea il vantaggio di non doversi fare carico delle conseguenze traslandole ad altri.
A meno di essere attori incalliti di norma il processo avviene a livello inconscio e per sostenerlo ci si crea un film parallelo a una realtà fattuale a sostegno della propria visione. Il tempo però è impietoso e con il suo scorrere le crepe tra fatti e mistificazioni si fanno sempre più profonde fino a far esplodere il problema.
Tutte le responsabilità che si erano a suo tempo evitate ricadono addosso come macigni, appesantite dal non averle gestite e risolte, schiacciando il malcapitato che a questo punto o rifiuta la realtà, andando a schiantarsi, oppure ripercorre la propria narrativa andando a comprendere dove e quando avrebbe dovuto capire che situazione andava affrontata e risolta. In questo secondo caso, seppur con fatica e maggiori costi, la situazione può ancora essere in buona parte dei casi sanata.
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