Non tagliate le accise? Le associazioni di tutela confermano per il 2 luglio l’astensione dal rifornimento!
ROMA – Abbiamo potuto seguire nei giorni scorsi il botta e risposta del Pres.te Naz.le delle Partite Iva Nazionali, il Dr. Antonio Sorrento che ai microfoni della TV Regionale AntennaSud (vedi il video da qui) ha più volte denunciato quanto sia importante che il Governo fissi al più presto un tetto massimo volto a bloccare l’ormai incontenibile salita del prezzo dei carburanti oltre che la scelta coraggiosa dello stop a tempo determinato delle accise per fissare, in una soglia sopportabile, il prezzo del greggio. Queste le considerazioni del Presidente di Pin, Sorrento: “A margine di quanto già più volte detto ed esposto, il Governo continua a non comprendere il danno immane che aziende e consumatori si trovano ad affrontare, siamo ormai ai ferri corti ed è importante far comprendere che è necessario <<Fermare le nostre autovetture per un giorno>>, sabato 2 luglio, per evitare di fermarle per sempre”!
Convinta è la presa di posizione del Pres.te Naz.le di AIACE Giuseppe Spartà che a gran voce rivolge un’appello: “Dobbiamo astenerci dall’effettuare rifornimento per far sentire la nostra voce al Governo per calmierare l’aumento di un bene necessario. Si continua ad assistere ad incrementi sconsiderati dei prezzi dove vi è l’ombra di possibili speculazioni. Insomma cerchiamo di essere compatti. Noi delle associazioni consumatori crediamo in iniziative come questa, proprio per significare il malumore che sta circolando in tante famiglie gravate da prezzi ormai arrivati alle stelle”.
A margine della videoconferenza tra Angac/Confsal ed appunto le associazioni Aiace, Aeci, Konsumer, Assoconfam, Sic e P.I.N., in queste ore si sta registrando un’allargamento della coalizione di associazioni contro l’aumento dei carburanti. Infatti, dopo una dettagliata esposizione delle varie criticità del momento relativamente alla questione del caro carburante ed alle speculazioni, sottolineando come anche il gestore sia vittima di tali vessazioni, si è deciso di comune accordo di organizzare un gruppo di lavoro che tenda all’aggregazione di più associazioni possibile, che grazie alla comunione d’intenti possa portare alla proposta di soluzioni efficaci.
Conclude Sorrento: “Questa protesta è solo la punta dell’iceberg, seguiranno proteste ad oltranza anche per il caro energetico”.