Rottamazione Ter, possibile proroga di soli 9 giorni per le scadenze tributarie. Partite Iva nazionali: “Una beffa?!“
Con il decreto numero 146/2021 c.d. Decreto fisco lavoro, il governo ha preso atto della nostra istanza presentata in parlamento il 18 novembre con petizione n. 963/ 2022 .
“Siamo basiti dalla scelta intrapresa dal governo” ha dichiarato il Presidente del sindacato Pin il dottor Antonio SORRENTO, consapevole che il solo rinvio non sarebbe comunque bastato. Continua Sorrento: “Stando alle notizie di questi giorni, è veramente sconcertante assistere a un tale atteggiamento di sufficienza, tale da sottolineare il completo disinteresse nei confronti dei piccoli imprenditori del nostro Paese“.
Abbiamo sentito anche il parere tecnico della Dott.ssa Donatella Dragone, componente del CTS Pin che dichiara: “In questo momento di emergenza sanitaria a causa della pandemia in corso, appare inverosimile pensare che dopo le chiusure che sono state necessarie, le partite Iva e i privati cittadini possano affrontare i pagamenti della rottamazione Ter e del saldo e stralcio in unica soluzione in riferimento alle rate sospese del 2020 e del 2021. In pratica, sembrerebbe che si debbano versare entro il 9 dicembre, 4 rate per il saldo e stralcio e ben 8 rate per la rottamazione Ter”.
Si auspica davvero un ripensamento sulla questione in modo da consentire un accodamento a fine piano rateazione o una dilazione delle rate sospese a scadenza mensile a fine periodo emergenziale. Il tutto nel rispetto e nell’interesse della collettività – partite Iva e non solo ”.